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L'albero della vita e della morte 1 × 13,00€
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Collana Caracol
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Questi racconti potevano essere tante piccole bottiglie, ognuna con un messaggio all’interno. Leggendoli si percorre in lungo e in largo la pianura padana, si sente il profumo delle osterie e ci si emozione riascoltando echi di un passato prossimo che sembra già dimenticato ma che è ancora lì, dietro l’angolo.
E tra le righe sono nascoste vecchie e nuove canzoni che si indovinano perché le abbiamo dentro, semplicemente. E Veneri se li é curati questi ricordi, e ci mostra il suo album di pezzi d’anima in piena raccolti intorno alla pianura del Po con freschezza, maestria e studiata semplicità.
Se potessimo ancora permetterci di avere qualcuno che ce le legge sarebbero delle bellissime favole della buona notte per varie generazioni. Una per ogni sera, come spunto per un viaggio notturno… tra la via Emilia e il West, naturalmente.
Queste sono tutte storie vere. Più precisamente, sono tutte vere ma pur sempre storie. Anche saltando di palo in frasca, come guizzi in uno stagno, hanno una loro organizzazione e un loro senso di marcia. Ricordano l’andamento di un aratro in un campo, avanzano procedendo in una direzione e poi risalgono e completano un’altra striscia di pianura e così via, fino alla fine. La prima serie di storie, partita da Bologna, si snoda per la Via Emilia, fino a Piacenza, dunque lungo la Metropoli unica emiliana, una sola città divisa in più province. La seconda serie di storie si svolge nella Mesopotamia padana, cioè in quella lingua di terra che, come vuole l’etimo, è racchiusa tra due fiumi: uno d’acqua, il Po, e uno di gente e di campanili, la Via Emilia. La terza serie di storie ha un titolo di zavattiniana memoria, Viaggetto sul Po, e in effetti si addentra e costeggia lo scorrere del grande corso d’acqua, a ritroso, controcorrente. Infine, la quarta serie è riferita a quei luoghi che sono al di
qua della Fiuma, cioè sopra il Po, e termina nella città di Mantova e nella sua provincia.
Quando l’aratro ha concluso il suo percorso, rimangono scoperchiate sulla pianura parti delle radici di queste terre:
Pier Vittorio Tondelli e Camillo Prampolini, Francesco Guccini e il lato emiliano di
Vinicio Capossela, la Lega di Cultura di Piadena e gli Offlaga Disco Pax. Insomma, come direbbe Boris Vian: le uniche cose che contano nella vita.
Autore | Fabio Veneri |
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Anno | 2012 |
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