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“Questo libro celebra una delle grandi vittorie della parola. Due degli “ostaggi”, Mauricio Rosencof e “Ñato” Fernández Huidobro, evocano da queste pagine la loro personale esperienza in quel regno del silenzio e del terrore.
Raccontano come sono riusciti a preservare la loro condizione umana, attaccati alla vita come l’edera al muro, contro un sistema che pretendeva di farli impazzire e di trasformarli in oggetti.
La comunicazione, attraverso un improvvisato codice morse, è stata la chiave di quella salvezza.
Picchiettando con le dita riconquistarono il diritto negato alla loro voce: attraverso il muro s’incoraggiarono, si consolarono, discussero, spartirono esperienze e deliri, persone e fantasmi, sogni e ricordi.
Quella musica tamburellata, quegli umili ticchettii, agirono meglio di una sinfonia di Beethoven; in essa risuonava la meraviglia dell’universo.
Vietata la bocca, parlavano le dita.
Parlavano il linguaggio vero, quello che nasce dalla necessità di dire.
Il rincontro tra Maurizio e Ñato attraverso il muro svela non solo la forza della dignità e il potere dell’astuzia dei nostri prigionieri politici; quel dialogo allucinante è, soprattutto, il più lampante esempio della sconfitta di un sistema che pretese di fare diventare l’Uruguay un paese di sordomuti.”
Dalla prefazione di Eduardo Galeano
Descrizione prodotto
Memorie dal calabozo
di Mauricio Rosencof e Fernández Huidobro
Traduzione di Milton Fernández
Prefazione di Eduardo Galeano
Rayuela Edizioni 2021
ISBN 9788897325833
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