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Il rimpianto per l’amore perduto serpeggia nella poesia di carattere amoroso, tanto predominante nella sua produzione. Nella maggior parte delle liriche egli, infatti, si rivolge a un tu che è chiaramente una donna, che dà vigore e vitalità al mondo del poeta, avvolgendolo nella magia del meraviglioso.

 

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I testi della presente antologia sono tutti originali e provenienti da varie raccolte inedite, tradotti con cura da Milton Fernández. Si presentano una sessantina di poesie di varia lunghezza; la struttura interna del testo intervalla componimenti molto brevi – composti solo da un paio di versi – e altri più estesi. La raccolta, priva di cesure interne, fa procedere il discorso poetico in un unico flusso letterario, reso ancor più agile dal verso libero che, nell’ evidenziare la mancanza della volontà di imprimere un rigido ordine interno alla silloge, accompagna il lettore e al tempo stesso lo svincola da qualunque forma di costrizione metrica.

Fin dall’epigrafe il riferimento al tempo ciclico e alla nostalgia per l’infanzia, si rivela una costante tematica tanto da essere ripreso in più occasioni. Questo “sguardo all’indietro” rivela tutto il rimpianto per il passato idilliaco, ormai perduto, poiché:

Come mi piacerebbe tornare a quegli episodi singolari della nostra vita, le marachelle, l’amore platonico dei 17 anni, gli abbracci dello sguardo di mia madre (…); tornare a vedere quella ragazzina vista solo una volta, che il mio autunno conserva ancora nel suo sguardo.

(Dalla prefazione di Susanna Regazzoni – Università di Venezia).

 

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